Sempre coi tuoi occhi by Giovanni Venturi

autore:Giovanni Venturi
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 978-88-943729-0-8
editore: Giovanni Venturi
pubblicato: 2019-12-15T00:00:00+00:00

Mittente: Andrea

Ore: 23:59:59

Giulia, mia ninna, ti prego,

non mi abbandonare mai.

Sto male, ti prego.

«Non so cosa abbia. Me lo ha mandato ieri sera, dopo che siamo stati insieme sul tardi a parlare per mezz’ora faccia a faccia. Non mi sembrava turbato, ma strano. Era stato da te col piccolo cuginetto. Li ho visti dalla finestra. L’ho salutato e gli ho detto che, se voleva, poteva salire.»

«Il cuginetto Salvatore, sì. Sono stati qui tutti e due. È turbato?»

«Gli ho chiesto in un messaggio, stamattina, cosa avesse.»

«Non ti ha risposto?»

Sospira. «Ha detto che poi mi avrebbe spiegato.»

Ho fatto un danno. Ora Andrea non smetterà più di pensare a ciò che gli ho raccontato qualche giorno fa, ma non potevo nasconderglielo, non volevo.

«Mi è sembrato strano che non mi avesse detto nulla mentre eravamo insieme, forse perché c’era anche il piccolino. Come è legato ad Andrea e come è bello, affettuoso. Mi ha riempita di piccoli baci.»

«Stagli accanto.»

«Sì, ma che ha? Certi messaggi mi turbano.»

Mi avvicino al lavello e lei mi passa la busta con l’insalata e la frutta. Spargo tutto sul ripiano, incapace di sistemare, di mettere in ordine, pensando troppo alle cose che mi dice questa splendida fanciulla. «Vorrei vederlo felice, Giulia. E vorrei vedere felice anche te, così quando non ci sarò più saprò che siete tutti e due in buone mani, l’uno dell’altra.»

Si fa più dietro come se volesse osservami meglio. «Non ci sarai più? Ah, giusto, la storia delle Maldive! Quasi dimenticavo.»

«Sono anziano.» Torno a sedermi, indeciso se dirle o meno ciò che mio nipote sa. «Non vivrò a lungo.»

«Vivrai, perché io e Andrea non ti lasceremo andare via così facilmente.»

«Quando vi vedo insieme… Ecco, io…»

Lei mi abbraccia da dietro e mi dà un piccolo bacio su una guancia. «Non piangere. Io, Andrea, non voglio perderlo, per me è tutto il mio mondo, ma a volte è così chiuso, sovrappensiero. Mi osserva a lungo, vorrà dirmi qualcosa di importante, ma poi non lo fa. Lui non se ne accorge, ma io voglio stargli vicina.»

Non devo intromettermi e chiedere promesse a lei e ad Andrea solo perché sono agli sgoccioli con la mia cattiva e sbagliata esistenza.

«Non devi preoccuparti» parla sottovoce in modo dolce nel mio orecchio. «Ora, la tua nipotina acquisita ti prepara il pranzo.»

Si stacca da me e mi porge un bicchiere d’acqua.

Bevo e mi sento meglio, più fiducioso. Posso davvero spingere il male oscuro via da me.

Sarà così.

Lo sento.

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